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Assumere collaboratori: difficoltà, costi, rischi e soluzioni

Una cattiva assunzione può avere conseguenze importanti per la tua azienda con un impatto negativo sulla produttività e la redditività.
Assumere collaboratori è, infatti, uno degli aspetti fondamentali della vita aziendale: comporta difficoltà, rischi e costi notevoli. Di seguito ti forniremo le soluzioni che stai cercando per assumere in tutta tranquillità.

Assumere collaboratori: cosa si intende per cattivo reclutamento

Cominciamo cercando di definire il cattivo reclutamento: quando e come possiamo dire con certezza di aver sbagliato, più o meno clamorosamente un’assunzione? Il quando è tradizionalmente indicato dagli esperti di recruiting in 12 mesi: un anno è ritenuto più che sufficiente per capire se il collaboratore che abbiamo assunto si è rivelato sfortunatamente un fallimento.

L’assunzione può considerarsi fallita quando ricorrono, in toto o in parte, le seguenti motivazioni:
• competenze tecniche non acquisite dal candidato o scarsa idoneità alla posizione,
• cattivo rapporto con colleghi o superiori,
• il neo assunto non è in linea con i valori dell’azienda e/o con il management in essere,
• le missioni proposte non sono adeguate al profilo del dipendente.

I motivi possono essere molteplici e dipendono anche da un contesto economico o semplicemente dalla vita personale del neoassunto. Tuttavia, è importante tenere presente che un dipendente a suo agio nel proprio ruoloe in azienda è una risorsa importantissima, un arricchimento per la vita dell’impresa non solo dal punto di vista strettamente finanziario.

Assumere collaboratori: conseguenze finanziarie per la società se si sbaglia l’assunzione

Assumere il candidato sbagliato può avere un costo considerevole per un’azienda. Per stimarlo è necessario tener conto del livello di responsabilità del candidato, della natura della posizione, della sua retribuzione e del tempo trascorso in azienda.
È opportuno considerare, in aggiunta agli elementi precedenti, anche il ​​tempo utilizzato per la formazione del reclutato al fine di integrarlo nei processi dell’azienda e nei team.

A ciò si aggiunge il costo del reclutamento stesso (tempo impiegato per la preselezione, l’incontro e la scelta del candidato) nonché l’eventuale costo del licenziamento, se applicabile, in caso di assunzione sbagliata.
Tutti questi soldi e questo tempo vengono sprecati se il candidato assunto non è idoneo. Inoltre, l’azienda dovrà investire nuovamente ulteriori fondi per riavviare il processo di reclutamento.

Se si sbaglia assunzione è a rischio anche la produttività aziendale

Oltre alle conseguenze finanziarie per un’azienda, una cattiva assunzione può avere ripercussioni sui dipendenti già presenti. Una cattiva assunzione implica, infatti, un sovraccarico di lavoro per i vari team che devono compensare l’incompetenza e/o il mancato coinvolgimento del nuovo assunto.

Tutto ciò può causare (e quasi sempre succede) un calo della motivazione dei dipendenti. Demotivati ​​e oberati di lavoro, i team perdono produttività, gli obiettivi non vengono raggiunti e la qualità del lavoro può risentirne. L’andamento dell’azienda risulta quindi alterato, il che ha un impatto diretto sul fatturato e in particolare sull’insoddisfazione dei clienti.

L’assunzione sbagliata fa perdere anche tempo prezioso

In un’azienda, reclutare una persona richiede tempo: bisogna trovare i profili giusti, accoglierli e integrarli.
In caso di assunzione sbagliata, il tempo che occorre risulta raddoppiato poiché è necessario ricominciare dall’inizio tutto l’intero processo di reclutamento. La perdita di tempo riguarda recruiter, manager e team che si occupano dell’inserimento e della formazione del nuovo assunto.

Un uomo che guarda fuori dalla finestra
Foto di Ethan Sykes

I costi dell’assunzione di collaboratori

L’assunzione costa. Che si tratti di una PMI o di grandi aziende, il costo del reclutamento è sempre notevole. A seconda delle dimensioni dell’azienda, varia il numero delle risorse interne che gestiscono le assunzioni. Ma a prescindere se si tratta di un singolo dipendente o dell’intero dipartimento delle risorse umane a occuparsi del reclutamento, l’intero processo comporta un notevole investimento di denaro oltre che di tempo.

Il reclutamento inizierà con la scrittura e la distribuzione dell’annuncio, seguita dalla selezione dei CV e dai colloqui. Una volta assunto il dipendente, ci si dovrà occupare della sua formazione e del suo inserimento all’interno del team nonché di tutte le incombenze amministrative inerenti l’assunzione del personale.

In alcuni settori di attività, i datori di lavoro incontrano grandi difficoltà nel reclutare profili qualificati per la posizione da ricoprire, sia per la carenza delle competenze richieste, sia per le condizioni di lavoro particolarmente difficili: in questi casi, il processo di assunzione richiede ancora più tempo e costerà inesorabilmente più denaro.

Il costo di un reclutamento fallito

Un reclutamento fallito costa molto di più di un processo di assunzione andato a buon fine, visto il suo impatto sull’organizzazione dal punto di vista gestionale oltre che finanziario.
I costi nascosti aumentano, come la formazione e l’integrazione di un dipendente che ha difficoltà a svolgere le missioni assegnate. Questo costo aggiuntivo sarà realizzato in perdita nel caso in cui il processo di reclutamento debba essere riavviato.

Solo un’offerta di lavoro pubblicata su un sito specializzato costa diverse centinaia di euro (dipende dalla notorietà del sito e dalla durata della pubblicazione). Anche i team delle risorse umane e/o la società di reclutamento incaricata devono essere remunerati. Per non parlare dei costi associati al riavvio del processo di assunzione nel caso in cui il dipendente non sia la scelta giusta e di quelli di formazione e remunerazione del sostituto. Infine, non bisogna dimenticare gli eventuali costi di licenziamento.

Oltre ai costi finanziari specifici del processo di reclutamento, un’assunzione fallita ha generalmente un impatto negativo sulla produttività, soprattutto se la posizione del candidato è strategica. Sbagliare un’assunzione porterà anche al deterioramento del morale all’interno della squadra. Infatti, se l’integrazione del nuovo assunto va male e si formano tensioni tra questi e il resto dei tuoi dipendenti, anche la produttività tenderà a calare.

Un ragazzo in difficoltà col proprio lavoro
Foto di Tim Gouw

Riepilogo dei costi di una cattiva assunzione: diretti e indiretti

I costi possono essere suddivisi in 2 categorie principali: diretti e indiretti.

Costi aziendali diretti
  • La paga oraria dei reclutatori interni: addetto alle assunzioni, risorse umane o manager, il tempo dedicato al processo di reclutamento non è stato quindi utilizzato per altri compiti;
  • le risorse impiegate per diffondere l’annuncio;
  • la remunerazione del nuovo assunto durante la permanenza nell’azienda;
  • costi di sostituzione: l’intero processo di reclutamento praticamente moltiplicato per due!
Costi aziendali indiretti
  • Costi di onboarding e/o formazione: creazione di materiali di formazione, tempo speso dai dipendenti o dal manager per formare il nuovo arrivato, fornitura di attrezzature, ecc.;
  • costi di uscita dipendenti: il 12% dei nuovi assunti con contratto a tempo indeterminato lascia il posto prima della fine del periodo di prova;
  • diminuzione della produttività: quando il nuovo assunto non adempie alle sue mansioni.

Assumere collaboratori: come evitare un cattivo reclutamento?

Non è sempre facile fare la scelta giusta. Per ridurre al minimo i rischi, ecco 5 consigli da mettere in atto nella tua azienda per evitare errori dovuti al cattivo reclutamento.

  1. Definisci un profilo preciso del candidato: in base alle esigenze aziendali, è necessario definire un profilo tipico del dipendente desiderato, tenendo conto delle competenze professionali, ma anche della sua intelligenza emotiva e alla sensibilità individuale (soft kills).
  2. Scrivi un’offerta di lavoro chiara e precisa: mai abbellire la posizione per cui si sta cercando personale o la stessa azienda.
  3. Prenditi ​​tempo per controllare: valutare bene le referenze è indispensabile!
  4. Scenari: giudicare l’efficienza operativa del candidato durante il colloquio di lavoro permette di evitare molte delusioni! A tale proposito, è utile predisporre degli scenari concreti da sottoporre al candidato per sondarne le competenze professionali e personali.
  5. Onboarding: è parte integrante del processo di reclutamento. Agevolare l’arrivo in azienda del neoassunto gli consentirà di creare rapidamente legami con i nuovi colleghi e di appropriarsi più serenamente delle nuove funzioni.

Per evitare errori nell’assumere collaboratori, Sellinnate è la soluzione

Trovare un buon candidato per la tua azienda può diventare un vero grattacapo. E sbagliare nel reclutamento, come abbiamo ampiamente visto nei paragrafi precedenti, porta a una notevole perdita di tempo e denaro. Per evitare di commettere altri errori, perché non affidarsi a professionisti seri, qualificati, competenti? Sellinate è la soluzione per assumere collaboratori e per evitare clamorosi (e dannosissimi) errori di recruiting.

Sellinate sa come selezionare il candidato perfetto

Sellinate, oltre a occuparsi di design e sviluppo web, è un’azienda specializzata nella selezione dei candidati e nella ricerca di nuovi talenti, lavorando per di reinventare e facilitare la connessione tra essi e le imprese.

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