Sei il titolare di una startup online e stai cercando nuove opzioni per ottenere finanziamenti? La via più semplice al giorno d’oggi è quella del crowdfundig, tra gli strumenti di foundraising maggiormente in uso in materia di raccolta fondi nell’ottica della sostenibilità di progetti di business. Rientrano tra i finanziatori tutti coloro che nutrono interesse in quella specifica idea: la tua startup online, quindi, può essere supportata dalle donazioni effettuate da chi è disposto a investire. A fungere da intermediario fra la tua realtà imprenditoriale digitale e gli investitori è in genere una piattaforma online che, da un lato, si occupa di gestire le transazioni e, dall’altro, di garantire tutte le tutele del caso nei confronti di chi investe e di chi promuove la campagna nell’ambito del crowdfunding.
Perché conviene puntare sul crowdfundig?
Diverse sono le motivazioni per cui, in qualità di titolare della tua startup online, ti conviene credere nel crowdfundig.
Fondamentalmente, si tratta di un metodo per sondare l’interesse delle persone nei confronti della tua idea, prima ancora che si trasformi in un progetto di business.
In secondo luogo, il lancio di un progetto imprenditoriale necessita di tutta una serie di costi non indifferenti. Solo pochi fortunati possono permettersi il lusso di fare affidamento sul proprio patrimonio. Ottenere fondi e attirare investimenti, ti consente di ridurre i rischi e di contenere le spese.
Tre tipi di crowdfunding adatti alla tua startup onine
In linea di massima, è possibile asserire che vi sono tre tipi di crowdfunding adatti alla tua startup online
1. Reward crowfunding
Il reward crowfunding è una forma di finanziamento secondo la quale chi decide di investire nell’idea di business riceva una ricompensa, ma solo a patto che l’intento di fondo della campagna venga centrato. Nella maggior parte dei casi, questa ricompensa non è di natura monetaria, ma è costituita dal prodotto o dall’abbonamento a un servizio, in quanto protagonisti del progetto che ha ottenuto i fondi. Il reward crowfunding si rivela la soluzione ottimale per attirare investitori nel campo artistico e culturale: la pubblicazione di un libro, la realizzazione di un album musicale o ancora l’organizzazione di un film sono esempi calzanti al riguardo.
2. Equity crowdfunding
Se hai fondato una startup innovativa, l’equity crowdfunding è di sicuro il modello di fundraising che fa al caso tuo. Tutto si basa sul fatto che gli investitori ricevono una percentuale delle quote del progetto che hanno contribuito a finanziare. Il tutto, ovviamente, tenendo conto dell’importo stanziato. Questo presuppone che nel breve periodo non è previsto alcuna sorta di compenso. Tuttavia, a fronte di exit, i diretti interessati incasseranno una percentuale sulla vendita complessiva della startup innovativa.
3. Lending crowdfunding
Il lending crowdfunding è una specie di prestito: gli investitori prestano dei soldi al fondatore della startup. L’intento primario è quello di favorire lo sviluppo dell’idea di business, a fronte della restituzione di una somma più alta per via degli interessi. In genere, questo modello di fundraising va per la maggiore quando occorre acquistare nuovi macchinari o brevetti, perché gli interessi sono inferiori rispetto a quelli che un istituto bancario chiederebbe per un prestito tradizionale.
Funzionamento delle piattaforme di crowdfunding
Tante sono le piattaforme di crowdfunding: Kickstarter, Ulule, 200Crowd, WeAreStarting, Eppela, Mamacrowd, Indiegogo, Opstart e Crowdfundme sono di sicuro quelle più rinomate in assoluto.
La loro logica di funzionamento è altamente intuitiva: dopo aver identificato il modello più in linea alle tue aspettative di business, si passa al lancio della campagna per la raccolta di fondi. Quale tipo di piattaforma scegliere? Da un lato, vi sono quelle generaliste che accettano ogni tipologia di campagna di fundraising, a prescindere dal contesto di riferimento e dal settore di appartenenza. Dall’altro, vi sono quelle verticali che agiscono in specifici comparti. Entrambe le versioni funzionano come delle vere e proprie vetrine online dove vengono pubblicati i progetti di business valutati come interessanti. Se hai la fortuna di veder supportata al meglio la tua idea, potrai contare in primo luogo su una pubblicità gratuita effettuata presso la community di iscritti.
Tra questi ultimi non mancano gli investitori che sono soliti stanziare importanti finanziamenti, qualora scorgessero importanti potenzialità in ciò che presenti. Tocca a te definire lo scopo: il più delle volte è la soglia minima da raggiungere per aggiudicarsi il finanziamento. Se l’obiettivo viene centrato e il progetto viene finanziato, gli investitori possono aspettarsi i profitti. In caso contrario, la restituzione dei soldi sarà logica conseguenza.
Chiaramente, ti conviene sfruttare anche i profili social della tua startup, in modo da sensibilizzare coloro che sono potenzialmente interessati. Lo stesso dicasi per il sito internet della tua impresa e per la newsletter. Riuscire a organizzare un evento a tema si dimostra spesso un’idea vincente. Suscitare interesse è fondamentale: una strategia di comunicazione trasparente e diretta è la soluzione migliore a supporto della campagna di fundraising.
Consigli pratici su come finanziare la tua startup online
Il processo di ricerca degli investimenti per la tua startup online, soprattutto nelle battute iniziali, non è affatto facile: c’è da effettuare un lavoro preliminare, incentrato sull’identificazione degli investitori. Ecco alcuni utili accorgimenti al riguardo.
1. Identificazione degli investitori
All’inizio, è bene fare affidamento sugli investitori che hanno esperienza documentata nel settore dove si muove la tua startup. Il motivo di fondo risiede nel fatto che, teoricamente, sono collegati ai network di investimento. Il ricorso agli strumenti di LinkedIn, in questo caso, è imprescindibile. Per fare in modo che gli investitori diventino sostenitori del tuo progetto di business è opportuno mettere in evidenza le potenzialità delle tue idee e i progressi ottenuti.
2. Presenta in prima persona la tua startup online
Mai lasciare che qualcuno presenti agli investitori la tua startup online. Chi meglio di te conosce i segreti del tuo business? L’approccio diretto ti permette di fare network. Anche i processi di candidatura online aperti a tutti gli investitori o e-mail ben realizzate possono fare la differenza nel presentare a chi è interessato la tua proposta commerciale. La tua startup innovativa deve essere vista, infatti, come un’opportunità di investimento, in grado di attirare finanziamenti. Metti in risalto i tempi e i guadagni concreti che i diretti interessati potrebbero ottenere, qualora si decidessero a finanziare il progetto.
3. Due diligence
Per dimostrare che la tua startup innovativa è ben costituita, è di fondamentale importanza il poter contare su una base operativa ottimamente consolidata e su un business plan che spieghi le potenzialità del tuo progetto e le strategie per contenere i rischi presenti e futuri. Gli investitori devono accedere idealmente a una cartella di due diligence per poter analizzare comodamente eventuali rischi.
Prestando attenzione ai suddetti accorgimenti, vedrai crescere sensibilmente le possibilità di incassare fondi per supportare la tua startup innovativa.
4. Gli investitori vanno sempre aggiornati
Presta attenzione al fatto che che nel mondo del business, soprattutto nelle fasi preliminari, c’è sempre una certa diffidenza nell’investire. Non tutti si sentono pronti a investire nell’immediato su una startup, anche perché ci sono di sicuro attività meno rischiose su cui possono lavorare. Partendo da quest’idea di fondo, è imprescindibile tenere gli investitori costantemente aggiornati circa l’andamento della tua realtà imprenditoriale: comunicare come stai centrando i KPI, vale a dire gli Indicatori Chiave di Prestazione, ti permetterà di mostrare ai diretti interessati tutta una serie di particolari utili in riferimento alla tua impresa.
Agendo in questo modo, creerai i presupposti necessari per avvicinare il maggior numero di potenziali investitori.
Devi costruire e poi rafforzare nel corso del tempo relazioni di fiducia: non esitare a chiedere consigli su temi specifici, perché ti presenterai come una persona interessata al loro know-how. Aumenterai, di fatto, le probabilità di ricevere finanziamenti.
In quanto titolare di una startup, è scelta saggia affrontare la raccolta fondi con lo stesso approccio impiegato nelle vendite: solo così riuscirai a coinvolgere i giusti investitori nella direzione della tua idea di business.
Conclusioni
Fare un egregio lavoro di relazioni è ciò che ti serve per veder finanziata la tua startup online. Desideri saperne di più su come organizzare al meglio la raccolta fondi per supportare la tua idea vincente di business? Mettiti in contatto con noi, professionisti con pluriennale esperienza nel campo del crowdfunding: a guidare la tua startup verso il successo ci pensiamo noi!